Non esiste il maschile di nutrice. Il nutrire è un atto d’amore che si fonda da sempre sul lavoro di tutte le donne,
che con poche cose sono riuscite a fare i più grandi piatti . Chi ha inventato i tortellini, chi il minestrone alla genovese, chi i ravioli e la parmigiana di melanzane? Le donne. Sono loro la nostra storia in cucina, ma raramente ne raccolgono i meriti e sul podio salgono i maschi. Per gli uomini è sicuramente più facile, dico io, sono abituati a prendersi il tempo necessario per la loro carriera, senza il timore di recriminazioni per la loro assenza, anzi con il massimo supporto familiare, ma se tu donna vuoi realizzare i tuoi sogni ti tocca la doppia fatica: quella professionale e quella privata. La casa, la maternità, le rinunce, i tanti dubbi, è comunque tutta roba tua. È una sfida faticosa e sempre salta fuori quanta forza e coraggio ci voglia a una donna, per affrontare un lavoro tanto impegnativo come la ristorazione. Noi ce l’abbiamo fatta.
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